Passa ai contenuti principali

Recensione: "Io non ho paura"



"Io non ho paura" è un romanzo scritto da Niccolò Ammaniti, pubblicato nel 2001. Rappresenta il mio primo approccio verso questo autore,  di cui mi sono pazzamente innamorato e di cui ho letto anche "Ti prendo e ti porto via" (futura rilettura e, perché  no, recensione!).

Il libro è ambientato in un paese del Sud d'Italia, Acqua Traverse  composto da quattro case, nella caldissima estate del 1978 dove sei bambini, tra cui il protagonista Michele, passano le bollenti giornate estive andando in giro nelle colline piene di granoturco.
È in un queste colline dove un giorno, facendo una corsa con le biciclette, scoprono una casa abbandonata in cui, a causa di una penitenza per essere arrivato ultimo alla casa, deve entrare Michele. In questa casa, il giovane ragazzo scopre un buco, coperto da alcune lamiere, dove nota il piede di quello che sembra un bambino, non riuscendo a capire se, però,  questo sia vivo o morto.
Non vi racconto più nulla, anche perché vi racconterei il libro per filo e per segno!

Ho sempre visto questa storia come il passaggio dall'età dell'infanzia all'età adulta di Michele, come se fosse una sorta di rito di passaggio che lui deve compiere per poter diventare finalmente "grande" e togliersi dal piccolo mondo del paesino, in cui tutti si conoscono e tutti sanno le cose di tutti.
Anche qui il mio giudizio è molto positivo, anche se la prima volta che ho letto questo libro non sono riuscito a capire molto bene il finale: Ammaniti è un amante dei finali aperti (sì, è così anche in "Ti prendo e ti porto via") anche se con la rilettura, ragionando su cosa c'è scritto nel libro in alcune parti, sono riuscito maggiormente a capirci qualcosa di più sul finale.

Se avete degli impegni, degli esami da dare non mettetevi a leggere "Io non ho paura", perché potreste dimenticarvi di tutto il resto che avete da fare e lasciarvi immergere in questo mondo abilmente descritto dall'autore. Davvero vi sembrerà di vivere anche voi in una casa del Sud nell'estate del 1978 anche se, come l'ho letto io, siete a Febbraio, con il vento fuori che soffia e con un plaid coricati a letto.

Molto consigliato!

PS: se poi vi siete innamorati del libro, c'è anche il film di "Io non ho paura" di Gabriele Salvatores. Anche questo è molto bello e, da cosa ricordo, molto fedele al libro!

Se volete, potete acquistare il libro al seguente link:
Amazon: Niccolò Ammaniti - Io non ho paura

Commenti

Post popolari in questo blog

"La corte di fiamme e argento"

  LA CORTE DI FIAMME E ARGENTO (ACOTAR #4) DI SARAH J MAAS     “Sono la roccia contro la quale si infrangono le onde” “ Ma è vivere poi? Prendere la via più sicura?” “Sono sopravvissuta. Non mi lascerò spezzare di nuovo”.                                                                           Eccoci ritornati con la recensione di quello che si può definire il quarto libro di questa saga (anche perché non so ancora quanti libri la Maas abbia intenzione di pubblicare), anche perché ACOFAS (a Court of Frost and Starlight) uscito nel 2018 era una novella nulla di più, presto farò la traduzione anche in quella in quanto uscirà il 30...

"Memorie di una geisha"

Conoscevo questo libro grazie alla sua fama, da diversi anni ma non mi ero mai voluto approcciare a una lettura del genere. Poi ho visto un post su un mercatino di libri online, tra le offerte c'era proprio "Memorie di una Geisha" e un altro romanzo che è nella lista d'attesa e mi sa che sarà una lettura che mi terrà compagnia nei prossimi mesi estivi (che ci saranno una volta passata questa maledetta stagione delle piogge) e di cui vi parlerò sicuramente. Ma torniamo a "Memorie di una geisha", scritto da Arthur Golden,  pubblicato nel 1997 e rappresenta il mio primo approccio verso la cultura giapponese della prima metà del Novecento  Già l'inizio del romanzo fa sognare. Infatti l'incipit prevede che la protagonista sia comodamente seduta insieme ai lettori e stia iniziando a raccontare la sua vita.  La ragazza, a causa della malattia della madre e dei problemi del padre, è costretta, insieme alla sorella, ad abbandonare la sua casa in ...

"La storia infinita"

Prima recensione del mese di maggio, che non so da voi ma qui da me  sembra quasi il mese di gennaio. Oggi voglio parlarvi di un altro libro che era nella mia libreria da diversi anni e che, dopo diverso tempo e anche grazie alla pagina Instagram " The Voracious Reader " (seguitela eh, mi raccomando) è passato sotto le mie grinfie, complice anche un lungo viaggio in treno. Sto parlando de "La Storia Infinita" di Micheal Ende, libro da cui è stato tratto uno dei miei film preferiti di sempre, uscito nel 1984. Posso assicurare che dopo aver letto il libro, il film rispecchia molto la prima parte del romanzo e sono stato d'accordo con alcune scelte che sono state effettuate dal regista. Ma andiamo con ordine... Il libro racconta la storia di Bastiano Baldasarre Bucci, un ragazzino orfano di madre con un padre che, da quando è morta la moglie, ha un atteggiamento da "insensibile" verso il figlio, dimostrandosi distaccato nei suoi confronti. Un...