La settimana scorsa avevo chiesto ai
follower della pagina del blog di Instagram (mi raccomando, andate a cercare
BookBus) se come prossima lettura sarebbe stato meglio un classico o
un thriller; è stato votato il genere thriller così ne ho
approfittato per leggere un romanzo che mi era stato regalato la
scorsa estate e da allora era in attesa in libreria. Si tratta di
"Una madre perfetta" di Kimberly Belle, che mi ha sorpreso,
nonostante avessi già letto anni fa un libro con una trama simile ma
che lo avevo catalogato come uno dei più brutti mai letti.
Viene raccontata la storia di Kat,
mamma di Ethan, bambino di 8 anni, che viene svegliata nel cuore
della notte dalla polizia: suo figlio è scomparso dalla gita che
stava facendo con la sua classe in una zona montuosa. La madre,
separata dal marito, pensa che il figlio sia stato rapito dal suo ex,
anche se è sicura che non farebbe mai del male al figlio. Si reca
subito nella località dove Ethan era con la scuola per presenziare
alle ricerche e aiutare la polizia. Dopo un paio di ore, Stef, la
mamma di Sammy e moglie del sindaco di Atlanta, riceve una chiamata
da un numero sconosciuto dove le viene detto che il figlio è stato
rapito, figlio che è in classe con Ethan e ha degli atteggiamenti da
bullo nei confronti del figlio di Kat. Una volta che raggiunge la
classe, però, si accorge che suo figlio è con gli altri bambini,
tutti scossi dal rapimento di Ethan e dall'incendio che è stato
appiccato quella notte vicino al posto in cui dormivano. Inizia
subito una corsa alla ricerca di Ethan, per non trovarlo troppo
tardi, mentre Stef si domanda come mai volevano rapire suo figlio.
La storia mi è piaciuta molto e,
nonostante credessi di aver già sentito una trama del genere, mi
sono ricreduto molto per come viene portata avanti la storia e come
sono dati gli indizi, fino ad arrivare al colpo di scena finale. Mi è
piaciuta molto la diversità tra le due madri, una separata dal
marito mentre l'altra moglie del sindaco, come se fossero due mondi
opposti che si trovano a percorrere per un pezzo la stessa strada,
considerando che entrambe sono coinvolte in questa storia. Non mi è
piaciuto per niente il personaggio di Sammy in quanto lo considero un
bulletto, sempre pronto a prendersela con le persone più deboli per
pavoneggiarsi davanti agli altri, e anche Stef non rientra in quelli
che sono gli schemi per il mio personaggio preferito. Ho rivalutato
molto la presenza di Andrew, il papà di Ethan , in particolar modo
alla fine del romanzo, quando si mostra che nonostante tutto vuole
molto bene al figlio e c'è ancora un legame che lo lega con la
moglie, nonostante i due siano separati. Non ho molto ben compreso la
motivazione per cui è stato rapito il bambino, ovvero non mi è
sembrata una motivazione valida per permettere un rapimento di un
bambino.
In sintesi, posso dire che il romanzo
mi è piaciuto parecchio, anche se è un tipo di thriller un po'
lontano da quelli che sono solito leggere ma sicuramente un romanzo
ben scritto e che tiene il lettore incollato alle pagine, adatto per
passare queste giornate di quarantena.
Consigliato!
Commenti
Posta un commento