"Non mi sfuggirai"

"Non mi sfuggirai" è un romanzo di Margaret Carrol, pubblicato nel 2010.

Non ero a conoscenza dell'esistenza di questo libro, l'ho trovato un pomeriggio mentre passeggiavo in biblioteca e sono rimasto sorpreso dalla trama che presentava. Vi avverto che è uno di quei libri dove ho provato dispiacere a finirlo, come se mi sentissi vuoto e, credetemi, è successo davvero con pochissimi libri, uno tra tutti "La verità sul caso Harry Quebert" di Joel Dicker (devo iniziare a vedere la serie, lo so!).

Nel libro viene raccontata la storia di Caroline Hughes e della sua fuga dal marito Porter Moross, psicanalista. La coppia vive a Washington DC insieme al cane Pippin.

Ma torniamo alla fuga: Caroline decide di scappare dal marito, prendendo diversi pullman fino ad arrivare in una località di montagna, esattamente Storm Pass, dove abitano pochissime famiglie e tutti si conoscono. Qui conosce Nan, la quale la prenderà in casa come "coinquilina", e Gus e Ken Kincaid, ex giocatore famoso e divorziato dalla moglie. Caroline decide di iniziare qui una nuova vita in tutta tranquillità, lontana dal marito. Ma la serenità dura poco: Porter viene a conoscenza del nascondiglio della moglie e ha solo un'idea in testa: andarla a riprendere.

La trama detta così sembra una cosa da nulla, una cosa conosciuta ma vi assicuro che la storia che è dietro alla fuga è capace di stregarvi e celare molte cose nascoste, non dicendo tutto subito, ad esempio l'inizio della storia d'amore tra i due, ma viene tutto svelato man mano, come l'autrice avesse deciso di dare tutte le informazioni importanti sulla storia all'inizio del libro, che comincia appunto con la fuga della protagonista, e avanza man mano raccontando tutte le cose più oscure che si celano dietro al comportamento dello psicanalista.

Ammetto che il finale non è uno di quelli inimmaginabili per chi conosce i thriller, si pensa fin dall'inizio della vicenda finale come questo andrà a finire, ma la trama che c'è per arrivare a quel finale vi farà rimanere seduti sulla sedia/letto/divano/treno... insomma ovunque lo stiate leggendo! L'inizio mi ha ricordato molto il film di Hitchcock "Marney", visto diversi anni fa per l'università e che davvero mi ha aperto un mondo (molto consigliato da vedere)!

Consigliatissimo!!

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