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Visualizzazione dei post da maggio, 2019

"Memorie di una geisha"

Conoscevo questo libro grazie alla sua fama, da diversi anni ma non mi ero mai voluto approcciare a una lettura del genere. Poi ho visto un post su un mercatino di libri online, tra le offerte c'era proprio "Memorie di una Geisha" e un altro romanzo che è nella lista d'attesa e mi sa che sarà una lettura che mi terrà compagnia nei prossimi mesi estivi (che ci saranno una volta passata questa maledetta stagione delle piogge) e di cui vi parlerò sicuramente. Ma torniamo a "Memorie di una geisha", scritto da Arthur Golden,  pubblicato nel 1997 e rappresenta il mio primo approccio verso la cultura giapponese della prima metà del Novecento  Già l'inizio del romanzo fa sognare. Infatti l'incipit prevede che la protagonista sia comodamente seduta insieme ai lettori e stia iniziando a raccontare la sua vita.  La ragazza, a causa della malattia della madre e dei problemi del padre, è costretta, insieme alla sorella, ad abbandonare la sua casa in

"Angeli e demoni"

Pensando a possibili nuove recensioni, mi è venuto in mente di non avervi ancora parlato di uno dei miei autori preferiti: Dan Brown. Tralasciamo il suo ultimo libro che mi ha lasciato abbastanza sconvolto, magari ve ne parlo quando ci dedicheremo ai libri per l'estate (nuove idee che mi frullano in mente), mentre oggi parleremo di "Angeli e demoni", pubblicato nel 2004, il primo libro che ha come protagonista il professore americano, docente di simbologia religiosa, Robert Langdon. La storia ha inizio quando il docente viene chiamato in Svizzera, presso la sede del CERN di Ginevra, da Maximilian Kohler, presidente dell'Istituto, per dare il suo parere sull'assassinio di Leonardo Vetra, fisico ucciso in circostanze misteriose. Sul suo cadavere è stato ritrovato marchiato a fuoco un ambigramma, decifrato come il simbolo degli Illuminati, una setta segreta antireligiosa che si crede estinta, ispirata da Galileo Galilei. Viene anche chiamata Vittoria Ve

"La storia infinita"

Prima recensione del mese di maggio, che non so da voi ma qui da me  sembra quasi il mese di gennaio. Oggi voglio parlarvi di un altro libro che era nella mia libreria da diversi anni e che, dopo diverso tempo e anche grazie alla pagina Instagram " The Voracious Reader " (seguitela eh, mi raccomando) è passato sotto le mie grinfie, complice anche un lungo viaggio in treno. Sto parlando de "La Storia Infinita" di Micheal Ende, libro da cui è stato tratto uno dei miei film preferiti di sempre, uscito nel 1984. Posso assicurare che dopo aver letto il libro, il film rispecchia molto la prima parte del romanzo e sono stato d'accordo con alcune scelte che sono state effettuate dal regista. Ma andiamo con ordine... Il libro racconta la storia di Bastiano Baldasarre Bucci, un ragazzino orfano di madre con un padre che, da quando è morta la moglie, ha un atteggiamento da "insensibile" verso il figlio, dimostrandosi distaccato nei suoi confronti. Un