LA CORTE DI FIAMME E
ARGENTO (ACOTAR #4) DI SARAH J MAAS
“Sono la
roccia contro la quale si infrangono le onde”
“ Ma è
vivere poi? Prendere la via più sicura?”
“Sono
sopravvissuta. Non mi lascerò spezzare di nuovo”.
Eccoci
ritornati con la recensione di quello che si può definire il quarto libro di
questa saga (anche perché non so ancora quanti libri la Maas abbia intenzione
di pubblicare), anche perché ACOFAS (a Court of Frost and Starlight) uscito nel
2018 era una novella nulla di più, presto farò la traduzione anche in quella in
quanto uscirà il 30 novembre sempre per la Mondadori.
Ovviamente
questa recensione potete leggerla se non vi interessa la saga o non avete paura
degli spoiler in quanto ci saranno spoiler di ciò che è successo nella
trilogia. Questo quarto volume di questa saga, non vede più protagonisti Feyre
e Rhysand, anche se compaiono come personaggi secondari, ma i protagonisti sono
Nesta Archeron, la sorella di Feyre e il
generale degli illyrian, Cassian. Due personaggi che erano sempre stati di
contorno negli altri libri e che qui saranno riusciti ad entrarmi nel cuore
come hanno fatto Feyre e Rhysand? Lo scoprirete leggendo questa recensione.
TRAMA
Nesta
Archeron è sempre stata molto orgogliosa, particolarmente facile alla rabbia e
poco incline al perdono. Da quando è stata costretta, contro la sua volontà, ad
entrare nel Calderone e trasformata in Fae Maggiore, fa fatica a trovare un
proprio spazio nello strano e letale mondo in cui è costretta a vivere. Quel
che è peggio, Nesta sembra non riuscire a superare gli orrori che la Guerra di
Hybern ha portato e di tutto ciò che ha perso.
L’unica
persona che sembra possa accendere il suo temperamento come nessun altro riesce
a fare, è Cassian, il guerriero Fae che facendo parte del circolo ristretto
della Corte della Notte è sempre vicino alla ragazza.
Il
temperamento non è l’unica cosa che Cassian riesce ad accendere. Il fuoco e la
chimica che si verrà a creare fra i due è innegabile. Questo legame ed
attrazione diventerà sempre più forte quando saranno costretti a vivere a
stretto contatto l’una con l'altro.
Nel
frattempo, le quattro perfide Regine umane che durante la guerra si erano
nascoste nel continente, hanno forgiato una nuova pericolosa alleanza che
minaccia la fragile pace che si è stabilita fra i Regni. La chiave per
arrestare i loro piani sembra proprio risiedere nella capacità di Cassian e Nesta di affrontare i propri mostri
interiori.
Sullo
sfondo di un mondo devastato dalla guerra e afflitto dall’incertezza, i due Fae
tenteranno di venire a patti con il proprio passato, con la certezza di
trovare, l’uno nell’altra, quel qualcuno che li accetta così come sono e che li
possa aiutare a guarire e a lenire le loro ferite.
AMBIENTAZIONI
E RIFERIMENTI VARI:
Quando
ho iniziato a leggere questo libro, fin dalle prime pagine ho sentito di nuovo
come se fosse ritornata a casa, con i personaggi che amo (o amavo? Questo lo
scopriremo nella parte spoiler) a farmi compagnia e ridarmi il benvenuto in
quel di Velaris. Questa città che ricordo si trova nella Corte della Notte
governata dai due Signori Supremi, e i luoghi confinanti in cui veniamo
catapultati sono intrisi di magia grazie alla scrittura cristallina
dell’autrice che ci fa pensare di essere entrati nel libro, qui molto più che
nei libri precedenti. Per quanto riguarda i riferimenti, ho trovato un
riferimento con Hunger Games per quanto riguardai il Rito del Sangue, che gli
Illyrian devono affrontare per dimostrare di essere dei veri guerrieri (ma ne
parleremo nella parte spoiler).
NUOVI
PERSONAGGI
Insieme
ai personaggi che già abbiamo amato e che già conosciamo, alcuni sono esplorati
meglio, ma vengono introdotti dei nuovi personaggi.
Gwyneth Berdara: in questo libro questa
ragazza è diventata il mio personaggio preferito, ovviamente insieme a Nesta.
Le due si incontrano perché entrambe lavorano nella biblioteca. Spero che nel
prossimo libro sia sempre più presente.
Gwyn
è la prima vera amica di Nesta nel mondo Fae al di fuori del circolo ristretto
della Corte di Notte, al di fuori delle sorelle e di Cassian. Potrebbe sembrare
un personaggio poco caratterizzato e debole e inserito solo per essere
accappiato con un personaggio maschile, ma in realtà è un personaggio bello
tosto, coraggioso e con un passato traumatico (a mio avviso tra tutte le storie
traumatiche, la sua è quella più tosta e difficile da superare)
Fan art: mftfernandez
Emerie: E’ una ragazza
illyrian che ha traumi fin da quando era piccola, quello che lo ha segnata di
più (soprattutto fisicamente), è quando suo zio ha deciso di strapparle le ali.
Incontrerà Nesta nel suo negozio di vestiti nel villaggio illyrian dove ha
l’attività e dove vive. Non è caratterizzata come Gwyn, di cui sappiamo molto
di più, ma è comunque una ragazza molto simpatica e dolce che instaurerà un
rapporto molto stretta con Nesta e anche con Gwyn.
Fan art: witchlingsart
La casa del vento: ora vi chiederete
sicuramente perché ho messo una casa tra i personaggi nuovi. Leggendo il
romanzo capirete che questa casa, è un vero e proprio personaggio (con più
personalità di Elain Archeron, ma ci vuole poco). La casa del vento, prende
subito in simpatia Nesta e praticamente le fa avere tutto ciò che lei chiede,
ma non fa solo questo. Spinge Nesta ad uscire dal suo guscio ed aprirsi con gli
altri, soprattutto è grazie alla casa se Nesta e Cassian cominciano a
rivolgersi la parola e si avvicinano sempre di più.
GIUDIZIO
DEL LIBRO:
Nesta
Archeron. La nostra protagonista, che personaggio, che bel personaggio che a
mio avviso meritava almeno due libri solo su di lei. Negli altri avevo notato
la rabbia che Nesta covava non solo verso gli altri e il mondo, ma anche verso
se’stessa e qui ne ho avuto la piena conferma. Delle tre sorelle Archeron,
Nesta era quello che mi affascinava di più nonostante io l’abbia odiata nel
primo libro di questa serie, ma era estremamente affascinante scoprirne di più
e qui abbiamo avuto un intero libro per capire di più su lei ed entrare nella
sua mente distrutta e devo dire che ho amato Nesta Archeron e non mi aspettavo
di amarla, non così tanto. Mi sono rivista in Nesta, ho pianto con lei, ho
affrontato il suo dolore e dopo questa
lettura sono rinata anche io.
Questo
libro per me è stato un vero e proprio viaggio all’interno della mente di Nesta
e di tutto il suo dolore, il dolore che provava dopo la guerra con Hybern. Ci sono
stati dei momenti in cui ho amato Nesta, momenti in cui l’avrei voluta prendere
a schiaffi, ma lei è, all’inizio del
libro, una persona a pezzi, in fondo al baratro, una persona in evidente stato
depressivo, che pensa che non ne uscirà mai e il viaggio che compie per uscirne
è qualcosa di fantastico che onestamente non mi aspettavo. Alle fine del libro
possiamo dire che Nesta ne è uscita? Ni. Perché per lei, con tutto quello che
ha vissuto, ci saranno sempre dei giorni bui e dei giorni no, ma questi non
devono prevalere sui giorni felici e su tutto il percorso di guarigione che ha
affrontato in queste 700 pagine.
Fan art: inkfae
In
questo libro si parla di salute mentale, si parla di come attraversare le fasi
del lutto, del dolore e devo fare i miei complimenti all’autrice per come sia
riuscita a risultare sempre credibile su come la nostra Nesta abbia affrontato
il dolore e lo abbia abbracciato e abbia capito che possa uscirne con l’aiuto
delle sue amiche, delle sue sorelle, non di sangue, ma di quella famiglia che
si è scelta e di Cassian .
La
nostra protagonista supera il dolore grazie alle sue amiche, grazie alle
persone che ora può chiamare sorelle che non si sono mai permesse di giudicarla
e di incolparla di cose di cui non ha colpa, ma le sono state accanto anche nei
momenti più duri: Gwyn ed Emerie sono le vere sorelle di Nesta a mio parere. Ho
apprezzato tantissimo la loro amicizia, che si forma piano piano e diventa
sempre più solida, diventano amiche perché sono accumunate dai traumi del loro
passato e nessuna di loro sa come uscirne e insieme diventano sempre più forti
e nessuno le potrà mai fermare.
Devo
dire che ho apprezzato molto di più questo libro, rispetto ad altri nella serie
perché Feyre, la protagonista della trilogia, non ha mai avuto delle amiche che
andassero fuori alla sua relazione con Rhysand, mentre in questo libro viene
data molta importanza all’amicizia oltre
che alla relazioni romantiche. Gwyn ed Emerie legano prima con Nesta e
diventano sue amiche al di fuori della relazione che Nesta avrà con Cassian.
Fan art: alexandracurte Fan art: ialedraws
Tutti
da queste serie, si aspettano che la storia d’amore sia centrale e nella
trilogia è così, in quanto nel secondo volume della serie, i traumi di Feyre
passano quasi in secondo piano a favore della storia d’amore con Rhysand.
Questo invece non è il caso, in questo libro si vede il viaggio di Nesta, si
affrontano i suoi dolori . Questo non è il libro di Cassian e Nesta, questo è
il libro di Nesta. Questo è il suo percorso e i suoi traumi vengono affrontati
e non passano mai in secondo piano per la storia d’amore.
Cassian
è il co-protagonista della storia e che sarebbe finito con Nesta si sapeva benissimo
fin dal secondo libro della serie. Ho molto apprezzato Cassian in questo libro,
molto più che nei libri precedenti in cui lo vedevo come una copia di Rhysand (
e menomale che non è come lui).
Fan art: charlie
Bowater
Il Fae resta a fianco di Nesta nonostante lei
a volte lo tratti malissimo, le lascia lo spazio che le serve per guarire dalle
sue ferite. Il rapporto che si evolve fra i due è molto naturale, nessuno dei
due voleva una relazione, ma la verità è che i due non possono stare lontani
uno dall’altra e questo porterà a delle scene di sesso molto esplicito tra i
due. Non un sesso stile ‘Cinquanta Sfumature di Grigio’ ma del normale sesso, a
volte selvaggio si, ma non danno mai fastidio queste scene, anzi sono molto
funzionali al rapporto che si andrà a creare fra i due. I Nessian (nome della
coppia) mi hanno rubato il cuore, mi hanno fatta gridare, piangere e tifare per
loro fino alla fine del libro. E si, Sarah J Maas, a mio avviso sa bilanciare
scene di tensione fra i due, scene di liti furibonde e scene di sesso esplicito
e travolgente. I due riusciranno a superare il loro passato di traumi ed
accettare quello che provano l’uno per l’altra? Bhe lo scoprirete leggendo il
libro.
Fan art: Dominique
Wesson
Ora
veniamo invece alle note dolenti del libro ossia: la trama e i villain.
Dei
cattivi di questo libro parlerò meglio nella parte spoiler perché non voglio
rovinarvi il finale. Però veniamo alla trama: Sarah, dove vogliamo andare a
parare? Perché io i poteri che ha Nesta non li ho ancora capiti, ne ho un
sentore, ma nel libro non viene mai precisato. Sappiamo che Nesta ha una
connessione con il Calderone e la Madre, ma non ci è dato sapere altro, per
ora. Quindi devo desumere che Nesta sia tipo un Dio o qualcosa di simile?
Magari i suoi poteri verranno ancora approfonditi nei prossimi libri in quanto
per me il percorso di Nesta non è finito e anche lei si meriterebbe una
trilogia tutta per se’. In questo libro sembra che l’autrice non avesse idea
dove volesse andare a parere perché ci sono accenni di trama, sembra quasi un
prequel per eventi che accadranno in futuro. Per questo dovremmo aspettare come
minimo il 2023 quando uscirà un altro libro probabilmente su Azriel, il canta
ombre della Corte della Notte.
Ora
passiamo ai villain, ai cattivi: io mi chiedo, Sarah J Maas, quando mi scriverà
un cattivo dal carisma di Maeve del Trono di Ghiaccio o anche la paura che
emanava Erawan, ma anche il Re di Adarlan. So che non dovrei fare paragoni con
il Trono di Ghiaccio, che quella saga
ha più libri, più fantasy, mentre questa si concentra di più sui rapporti fra i
personaggi, però vorrei un cattivo che abbia carisma, almeno uno che incuta
timore. Per me un punto basso in tutta la saga e anche in questo libro sono i
cattivi, che parlano tanto, ma poi non fanno nulla di concreto per mettere in
difficoltà i protagonisti e nessuno è davvero crudele come pensa di essere.
Avrei
voluto dare a questo libro 5 stelline, ma purtroppo la trama quasi inesistente
e un po’ abbozzata e i villain che non sono realmente tali, mi hanno portato a
dare solo 4 stelline e mezzo.
Detto
ciò io vi saluto qui se non avete letto il libro e avete intenzione di leggerlo
e ci vediamo alla prossima recensione.
P.s:
Elain Archeron è sempre inutile e continua a non avere una personalità.
SPOILER
VARI:
(DA
LEGGERE SOLO SE AVETE LETTO IL LIBRO O NON VI INTERESSA DEGLI SPOILER)
1. Cominciamo dai villain
cosi continuo il mio discorso: La Regina Bryallin che sembrava tutta questa
cattivona super temibile e poi è morta in 1 secondo? A parte che mi ero
dimenticata della sua esistenza all’interno del libro, ma muore tipo in 0,2
secondi che cattivo sei? Mi ha ricordato Amaratha nel primo libo che anche lei
muore in 3 secondi. Anche Lanthys, temutissimo da tutti, Nesta lo fa fuori in 5
minuti. MA ANDIAMO. Sarah mi puoi fare dei cattivi come Erawan, come Maeve che
hanno un cervello funzionante e non siano dei cretini che vengono battuti in 5
secondi? L’unica gioia è stata Koschei (che io in tutto il libro ho pronunciato
Kokeshi) che ha teso delle trappole e che sicuramente riapparirà nei prossimi
libri.
2. Parliamo del Rito di
Sangue: come “Gara” il Rito di sangue mi
ha ricordato molto Hunger Games e magari ci sono anche dei riferimenti, o
magari lo ha ricordato solo a me. Questi guerrieri che vengono tutti messi
sulle montagne illyriane per combattere e vengono lasciati in posti diversi. L’unica
cosa diversa è che qui non devono uccidersi tutti, ma possono fare anche
squadra per vincere, un po’ come succedeva negli Hunger Games, in più nel libro
hanno anche delle armi a loro disposizione durante la gara quindi il
parallelismo ci sta tutto.
3. Le Valchirie: Ho apprezzato moltissimo l’introduzione delle
Valchirie e come questo aiuti non solo Nesta a superare i suoi traumi, ma anche
Gwyn ed Emerie. E poi vogliamo mettere la rivincita che hanno avuto Gwyn ed Emerie
contro quei maschi Illyrian che dicevano che non ce l’avrebbero mai fatta? E
invece loro hanno vinto il rito e spero di vederle di nuovo in azione. A mio
avviso si creerà un altro circolo Ristretto, questa volta formato da: Nesta,
Gwyn, Emerie, Cassian e Azriel.
4. Rhysand e Amren sono i
personaggi peggiori di questo libro: per me Amren sarebbe dovuta morire alla
fine della trilogia, ma così non è stato, ora è diventato un personaggio
inutile e per la trama ha fatto zero. Spero che rinsavisca nei prossimi libri.
Rhysand è ancora peggiore, perché in ACOMAF (secondo libro) abbiamo visto tutto
come Il Fae ha trattato Feyre che anche lei usciva da una situazione
traumatica, mentre qui , a mio avviso, il suo comportamento è fuori dal suo
personaggio e anche il fatto che nasconda a Feyre il fatto della gravidanza non
è una cosa che mi sarei aspettata da lui .
5. Dubbi di coppie sui
prossimi libri: il prossimo libro sarà su Azriel (spero non su Elain) e qui ci
vengono dei dubbi, perché Azriel ha un debole per Elain questo ormai ci è
chiaro, ma all’interno del libro ci sono state interazioni con Gwyn, Valchiria
e amica di Nesta, Azriel le lanciava occhiate durante gli allenamenti e queste
interazioni vengono amplificate nel capitolo extra su di lui che c’è nella
versione americana del libro, in cui ha una conversazione con la valchiria e le
ombre di Azriel cominciamo a danzare intorno a lui, se questo non è un indizio, IL DUBBIO MI VIENE. Staremo a vedere nel 2023, ma nel mentre io
ribadisco DATE UNA GIOIA A LUCIEN
VANSERRA.
6. Ultima cosa, ma non
meno importante: la stella rossa che Feyre e Rhysand vedono era Aelin
Galanthynius durante Kingdom of Ash. ( Il Regno di Cenere) Speriamo che questo cross over fra il Trono
di Ghiaccio, questa serie e crescent City arrivi presto. Perché sarebbe tutto
così epico.
Detto
ciò ci vediamo alla prossima recensione
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