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Il tribunale delle anime



Lo so, è tanto che non mi faccio sentire ma dall'ultima recensione, oltre ad avere riletto "Harry Potter e il prigioniero di Azkaban", non ho più letto nulla di nuovo fino ad oggi. Oggi vi parlo di un romanzo del mio amato Donato Carrisi, autore che da due anni mi fa compagnia nelle mie estati e non solo. Più di preciso, voglio raccontarvi del libro che ho terminato poco fa cioè "Il tribunale delle anime".

Viene raccontata la storia di Sandra , fotorilevatrice della Scientifica di Milano, che decide di recarsi a Roma per indagare sulla morte del marito Davide, morto diversi mesi prima. Una volta arrivata nella capitale, scopre che non si è trattato di un incidente ma che David è stato ucciso da qualcuno, qualcuno che in passato aveva già ucciso diverse persone e che ora si trova al limite tra la vita e la morte. Nello stesso periodo anche Marcus, un prete che ha perso la memoria, è a Roma e viene incaricato dal suo superiore Clemente di indagare sulla scomparsa di Lara, una studentessa fuori sede misteriosamente scomparsa senza lasciare tracce. Le due storie si andranno a incontrare per dare vita a una storia che tiene il lettore incollato al libro fino all'ultima pagina, chiedendosi cos'è il bene e cosa il male e quanto sia sottile la differenza tra i due.

Adoro l'autore, come avrete già capito, ma devo ammettere che le prime pagine non mi hanno preso molto, ho fatto un po' di fatica a ingranare la storia ma davvero, una volta che sono passate le prime pagine, mi ha preso completamente e non vedevo l'ora di tornare a leggere. Lo stile è sempre stupendo e anche i dialoghi sono portati avanti in modo magistrale. Il modo in cui le storie sono ingranate e unite, nonostante all'inizio sembrino lontane, lo rende ancora un altro capolavoro dell'autore pugliese. Mi ha sorpreso il modo in cui ogni singola frase sia importante e ogni dettaglio che viene trovato porti poi a un punto di svolta nella storia, anche quello più insignificante sia decisivo nella comprensione del caso.

Lo reputo un libro adatto per ogni tipo di stagione, che sia estate o inverno, non fa differenza. Carrisi è sempre capace di tenervi incollati alle pagine e di creare un mondo in cui potervi perdere dietro alle vicende di un grande thriller, sia che siate sotto l'ombrellone in riva al mare in una spiaggia o in una sedia davanti al camino in inverno.

Consigliato!

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