Passa ai contenuti principali

L'uomo del labirinto

 



Settimana di Ferragosto che porta una nuova recensione, per un libro adatto ad essere letto nelle giornate sotto l’ombrellone, un romanzo thriller di quelli che vi lasciano attaccati alle pagine. È sempre un libro di Donato Carrisi, in questo caso sto parlando de “L’uomo del labirinto”, regalo di Natale scorso e adorato in queste calde giornate. 


La storia inizia nel momento in cui viene ritrovata Samantha, scomparsa all’età di tredici anni mentre andava a scuola e ritrovata quindici anni dopo. Nessuno sa come abbia fatto a uscire dal nascondiglio dove era stata tenuta tutti quegli anni e soprattutto, come abbia fatto a resistere quindici anni in un buco. Nel mentre, Bruno Genko, investigatore privato che era stato contattato al momento della scomparsa dai genitori di Samantha ma che si era rassegnato all’idea di non trovarla più, decide di indagare sul caso e su chi sia stato il rapinatore della povera ragazza. Non immaginerà mai tutto quello che andrà a scoprire intorno al caso. 


Lo sapete, mi piace tantissimo Carrisi e adoro il suo modo di scrivere, è davvero capace di portarmi in un’altra dimensione con le sue opere e “L’uomo del labirinto” non ha fatto assolutamente eccezione. La storia mi ha assorbito completamente, anche lo stile dell’autore mi lasci sempre sorpreso. Mi è piaciuto tantissimo il fatto che la storia sia collegata ad altri romanzi, in particolar modo alle vicende di Mila, la protagonista de “Il suggeritore”, il primo libro che ho letto di Carrisi e ho adorato alla follia. Ovviamente, fino all’ultima pagina mi è sembrato che la storia andasse in una direzione ma poi all’ultimo tutto cambia e tutto quello che si era immaginato non è per niente così, anzi, fino all’ultima riga non si riesce a comprendere bene tutto. 


Vi consiglio molto questo libro perché è stato capace di stregarmi e crearmi dipendenza, portandolo sempre dietro e leggendolo non appena avessi 5 minuti di momento libero!


Buone letture estive! 




Commenti

Post popolari in questo blog

"La corte di fiamme e argento"

  LA CORTE DI FIAMME E ARGENTO (ACOTAR #4) DI SARAH J MAAS     “Sono la roccia contro la quale si infrangono le onde” “ Ma è vivere poi? Prendere la via più sicura?” “Sono sopravvissuta. Non mi lascerò spezzare di nuovo”.                                                                           Eccoci ritornati con la recensione di quello che si può definire il quarto libro di questa saga (anche perché non so ancora quanti libri la Maas abbia intenzione di pubblicare), anche perché ACOFAS (a Court of Frost and Starlight) uscito nel 2018 era una novella nulla di più, presto farò la traduzione anche in quella in quanto uscirà il 30...

"Memorie di una geisha"

Conoscevo questo libro grazie alla sua fama, da diversi anni ma non mi ero mai voluto approcciare a una lettura del genere. Poi ho visto un post su un mercatino di libri online, tra le offerte c'era proprio "Memorie di una Geisha" e un altro romanzo che è nella lista d'attesa e mi sa che sarà una lettura che mi terrà compagnia nei prossimi mesi estivi (che ci saranno una volta passata questa maledetta stagione delle piogge) e di cui vi parlerò sicuramente. Ma torniamo a "Memorie di una geisha", scritto da Arthur Golden,  pubblicato nel 1997 e rappresenta il mio primo approccio verso la cultura giapponese della prima metà del Novecento  Già l'inizio del romanzo fa sognare. Infatti l'incipit prevede che la protagonista sia comodamente seduta insieme ai lettori e stia iniziando a raccontare la sua vita.  La ragazza, a causa della malattia della madre e dei problemi del padre, è costretta, insieme alla sorella, ad abbandonare la sua casa in ...

"La storia infinita"

Prima recensione del mese di maggio, che non so da voi ma qui da me  sembra quasi il mese di gennaio. Oggi voglio parlarvi di un altro libro che era nella mia libreria da diversi anni e che, dopo diverso tempo e anche grazie alla pagina Instagram " The Voracious Reader " (seguitela eh, mi raccomando) è passato sotto le mie grinfie, complice anche un lungo viaggio in treno. Sto parlando de "La Storia Infinita" di Micheal Ende, libro da cui è stato tratto uno dei miei film preferiti di sempre, uscito nel 1984. Posso assicurare che dopo aver letto il libro, il film rispecchia molto la prima parte del romanzo e sono stato d'accordo con alcune scelte che sono state effettuate dal regista. Ma andiamo con ordine... Il libro racconta la storia di Bastiano Baldasarre Bucci, un ragazzino orfano di madre con un padre che, da quando è morta la moglie, ha un atteggiamento da "insensibile" verso il figlio, dimostrandosi distaccato nei suoi confronti. Un...