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"Il caso Rembrandt"







Sapete quando comprate un libro perché la trama vi ispira tantissimo, magari del vostro genere preferito? Ecco, questo è il modo in cui anni fa ho scoperto, in una libreria di Genova, il libro di cui vi parlo oggi. Si tratta di "Il caso Rembrandt" di Daniel Silva. Dopo averlo letto, posso dire che non era proprio il romanzo che preannunciava la trama. Ma andiamo con ordine!

La vicenda inizia quando un restauratore di quadri viene ucciso mentre stava restaurando un quadro di Rembrandt, uno di quelli rubati e mai più ritrovati. È l'estate dei furti, in cui molte opere d'arte vengono rubate da musei e gallerie d'arte, perdendo le loro tracce per sempre. Questo è il destino che sembrerebbe toccare anche al quadro di Rembrandt, fino a che non viene chiamato a indagare sulla vicenda l'agente dell'intelligence israeliana e restauratore d'arte, Gabriel Allon che ha deciso di andare in pensione ritirandosi nelle scogliere della Cornovaglia.
Iniziando a indagare, scopre che il quadro apparteneva a una famiglia di ebrei olandesi, deportati e morti nei campi di concentramento, tutti tranne Lena, allora bambina dai capelli biondi, che è stata risparmiata dalla furia nazista proprio per quel quadro. L'indagine porterà Allon dall'Olanda all'Argentina, verso situazioni che non si sarebbe mai più aspettato di dover incontrare.

La trama è molto carina, la storia sembra molto bella e semplice, un classico giallo dove, invece di cercare il colpevole, viene cercato un quadro che nasconde molte più cose rispetto a quello che sembra in apparenza. In più si parla anche del nazismo quindi, perfetto no?
Invece oggi devo fare proprio una critica al libro. È stato molto faticoso finirlo e a volte mi è venuta voglia di lasciarlo perdere e non continuare ma, dato che già una volta non sono andato oltre a pagina 50, sempre di questo romanzo, ho deciso di continuare e devo ammettere che per la prima parte mi ha preso molto, in particolar modo quando si indagava sulla storia del quadro, dei suoi proprietari e delle vicende che ruotavano attorno all'oggetto. Da un certo punto in poi non mi è più piaciuto, sono state inserite molte storie secondo me scollegate tra loro e forzate, che hanno reso la lettura ancora più lenta e a tratti incomprensibile. Anche i personaggi stessi non erano descritti molto bene e non sono stati capaci di lasciarmi senza fiato a seguire le loro vicende. Cosa positiva è stata la velocità con cui si è fatto leggere: nonostante non sia un romanzo piccolo (quasi 500 pagine) non ho impiegato molto tempo a leggerlo ed è andato abbastanza veloce, anche se a volte giungevo a un certo punto della storia senza ricordare quello che era successo poche pagine prima.

Nel complesso, posso dire che è stata una situazione un po' di alti e bassi, più bassi che alti, anche se non nego la trama che c'è dietro, forse un po' piena di cose forzate tra loro, di elementi che potevano anche non essere inseriti e approfondire maggiormente diverse vicende sulla storia del quadro stesso.

Detto questo, vi lascio il link di acquisto e vi do l'appuntamento alla settimana prossima con una nuova recensione! Buona lettura!



Amazon: Daniel Silva - "Il caso Rembrandt"

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