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La mosca cieca








Non so da voi ma qui continua a piovere dopo giorni e giorni, ondate di maltempo continue e quindi le uniche attività da fare sono serie tv da vedere e libri da leggere, anche quelli che sono anni che abbiamo in libreria e non abbiamo ancora letto, nonostante ci chiamino da parecchio. Oggi parlo di uno di quei libri: "La mosca cieca" di Ermanno Giraudo, romanzo che mi ha davvero sorpreso. Ma iniziamo a raccontare la storia!


Roma, carcere di Regina Coeli, 1 gennaio 1982. Davide Galanti è un giornalista finito dietro le sbarre undici anni prima, colpevole di aver commesso un omicidio. La vicenda che lo ha portato dietro alle sbarre inizia nel 1970, durante la partita di Italia- Germania Ovest dei mondiali di Messico 1970. Davide trova nell'archivio della redazione del giornale per cui lavora un libro dove viene raccontata la storia di un incidente ferroviario avvenuto nel 1920, in una cittadina nei pressi di Torino. Nel romanzo mancano alcune pagine, probabilmente strappate decenni prima. Viene raccontata la storia di Marco, fuochista di Torino che vuole scoprire di più sull'incidente ma le sue indagini vengono bruscamente interrotte e Marco arrestato e, con una scusa, portato in carcere dove muore tramite quello che viene spacciato per un suicidio. Dagli anni Venti si passa agli anni Trenta, poco prima del secondo conflitto mondiale quando Arturo Riverte viene a conoscenza della vicenda, interrotta e catalogata come se fosse una semplice disgrazia, e decide di scavare sempre più nella vicenda. Sono molte le cose che Arturo scoprirà, cose che colpiranno anche Davide in prima persona, nonostante siano passati molti anni dall'inizio delle indagini.

Come ho fatto già nelle altre recensioni, non vado più avanti nel raccontare la storia perché farei davvero un torto a dirvela. Ho adorato le storie che si intersecano tra loro: quella di Davide e quella di Arturo, il modo in cui alla fine del romanzo vengono raccontate e messe insieme lo rende ancora più bello. Mi è piaciuta molto l'idea di avere una storia che viene raccontata da un libro (trovo stupendi i romanzi che parlano di romanzi), come se si fosse negli occhi di Davide e si volesse leggere la storia insieme a lui, provando le stesse emozioni, gli stessi dubbi e le stesse preoccupazioni del protagonista. I personaggi sono stupendi e riescono anche ad acquisire un certo carattere durante la storia, carattere che può essere molto diverso da quello che sembra nelle prime pagine del romanzo e può portare a molte sorprese nel corso della storia, in particolar modo alla fine dove tutte le carte vengono scoperte.

Se posso farvi un piccolo spoiler, la storia ha inizio con la partita Italia contro Germania Ovest del 1970 e finisce con la finale dei mondiale di Spagna del 1982, dove l'Italia è stata protagonista nella leggendaria partita proprio contro la Germania Ovest. Ho trovato bellissimo questo fatto, come se tutta la vicenda trovasse il giorno "esatto" in cui finire.
Sono molto soddisfatto di questo romanzo, mi è piaciuto molto e ve lo consiglio davvero di cuore!
Vi do l'appuntamento alla settimana prossima con una nuova recensione!
Buone letture!


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