Come
procede questa quarantena? Io ho concluso un altro romanzo che stava
nella mia libreria da anni, in attesa di essere letto. Sto parlando
di "Due di due" di Andrea De Carlo, un romanzo incentrato
sul disagio giovanile, una tematica che mi appassiona da quando
frequentavo il liceo. Ho sentito parlare molto di questo romanzo nel
corso degli anni e la scintilla c'è stata con una diretta su
Instagram che ho visto recentemente, dove veniva intervistato
l'autore proprio su questa opera.
Il
romanzo racconta la storia di Mario e Guido Laremi, due compagni di
classe al liceo, diventati anche molto amici. Hanno diversi punti in
comune: odiano la scuola che frequentano (liceo classico), non
sopportano la città di Milano e anche la vita lenta e monotona in
cui vivono. Guido porta Mario a frequentare le “rivoluzioni
studentesche” del 1968: entrambi bazzicano per l’Università
milanese e portano le idee nel loro liceo. Nonostante questo
appassionarsi alle vicende studentesche, Guido si ritira e non prende
il diploma, cosa che fa invece Mario, il quale decide di andare
all’università, anche se non la finirà. Entrambi però,
nonostante non ci sia un rapporto quotidiano, vanno avanti nella loro
relazione e decidono di andare insieme a passare le vacanze estive in
Grecia. Proprio durante queste vacanze, Mario capisce molte cose del
carattere di Guido.
Mi
sono dovuto interrompere al momento delle vacanze perché sennò
farei qualche spoiler (lungi da me!) e racconterei momenti importanti
della storia. Ho adorato il protagonista del romanzo, Mario, in
quanto l’ho percepito come una persona come tanti che può vivere
in una città come Milano mentre lo stesso non posso dirlo per Guido.
Premetto di essere una persona a cui piace la tranquillità e non la
vita spericolata degli anni Settanta, ma ho provato un rapporto di
amore e odio per Guido, in quanto ho percepito alcune sue azioni come
corrette e giuste mentre per altre non mi sono trovato molto
d’accordo, soprattutto nella seconda parte del romanzo quando viene
raccontata la loro storia da adulti. Nonostante sia stato scritto sul
finire degli anni Ottanta, ho percepito questo libro come molto
attuale e un libro da leggere almeno una volta, anche perché la
trama è molto bella e ben articolata, non ci sono tempi morti che
fanno annoiare il lettore e portano chi lo legge a finire il libro in
poco tempo, nonostante siano 400 pagine. Altro personaggio importante
nella storia è anche la città di Milano, città odiata da Guido che
fa di tutto per poter abbandonare più di una volta durante la storia
ma che non riuscirà mai ad abbandonare del tutto.
Sono
stato molto soddisfatto di questa lettura e sono convinto che sia
stata una lettura che potrebbe fare molta compagnia in questi giorni.
Vorrei parlare tantissimo di questa storia ma sicuramente commetterei
qualche spoiler, soprattutto sul rapporto tra i protagonisti del
romanzo, così diversi ma alla fine così simili, che sembrano
ricercarsi per tutto il tempo del libro.
Buone
letture!!
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