Era da tantissimo tempo che volevo leggere questo libro, non so perché ma mi ha affascinato il titolo, la copertina, non so bene cosa. So solo che, anche a seguito dell’incontro con la scrittrice al Salone del Libro di Torino, mi sono innamorato pazzamente di questa storia, della copertina e, anche complice l’incontro telematico avuto proprio con Teresa Ciabatti, ho deciso di intraprendere questo viaggio alla scoperta di Livia, Federica e della protagonista, di cui non conosciamo il nome, sappiamo solo che si chiama “la scrittrice”. Oggi sì, vi parlo di “Sembrava bellezza” è un romanzo di Teresa Ciabatti, edito Mondadori e pubblicato nel 2021.
Protagonista è, come ho già citato precedentemente, la scrittrice, una donna di mezz’età di cui non si conosce il nome, si sa solo che ha pubblicato diversi libri di successo ed è molto conosciuta. Nonostante la fama, la sua vita non è idilliaca come si può credere: non ha un ottimo rapporto con la figlia Anita ed è separata dal marito a causa di tradimenti da lei commessi durante la loro relazione.
Grazie alla fama, però, viene contattata dalla sua migliore amica dei tempi dell’adolescenza, Federica, la quale ha una sorella maggiore, Livia, la cui bellezza risplendeva i tempi delle scuole. Non appena Federica e la protagonista s’incontrano, questa nota che Livia è ancora con la sorella minore, a causa di un ritardo mentale causato da un incidente ai tempi della scuola. Ha inizio da quel momento un flashback in cui viene raccontata la storia di Livia e come la sua vita va avanti nonostante il ritardo.
Ho sentito diversi pareri su questo romanzo, molto discordanti tra loro, c’è chi lo aveva amato e chi lo aveva odiato. Complice anche il successo avuto dal romanzo, ho deciso di leggerlo e devo dire che la scrittura, a tratti complessa ma molto diretta, colpisce il lettore, senza l’uso di mezzi termini e parole auliche, elemento che può sicuramente dare fastidio, ma che ho trovato molto gradevole, riuscendo in questo modo a farci conoscere nel profondo le protagoniste della storia realmente per come sono, durante le loro divagazioni sugli argomenti di cui si tratta. Anche la presenza di flashback che portano il lettore avanti e indietro nella storia si può vedere come un modo per accompagnarci nelle vicende della scrittrice, come una sorta di monologo interiore in cui l’autrice porta chi legge il suo romanzo.
La protagonista sicuramente non è un personaggio positivo, è la stessa autrice che ce la fa conoscere per come questa sia realmente, una donna sola, sulle sue, sempre alle prese con le pretese della figlia, del marito, pronta alle divagazioni per spiegare meglio ai lettori la storia.
Primo libro della scrittrice, conosciuta proprio grazie alla fama di questo libro, ma sicuramente non sarà l’ultimo che leggerò, ho già in libreria in attesa di essere letto “La più amata”, romanzo che mi hanno detto essere sempre molto duro, in cui è la stessa Ciabatti che impersonifica un personaggio chiamato proprio come lei, ma che so non essere lei, ma un insieme di tutte le brutte persone che ha incontrato nel corso della sua vita.
Con questo vi saluto e vi do l’appuntamento alla prossima recensione e, come ci scriviamo sempre, buona vita!
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